PIATTI DI PRIMA CLASSE PER L'ITALIA REPUBBLICANA
Vi sono ovviamente molte varietà per i piatti di prima classe dell'Italia Navigazione. Qui ci si concentra sui modelli utilizzati per i ristoranti, quindi non di verande, grillroom o in sale pubbliche in cui vi erano, ad esempio, "vignette cinesi" o "floreali".
L'evoluzione dei piatti per la prima classe si distingue in tre differenti periodi: Dorato, Rosso, Blu.
Il servizio dorato, di cui abbiamo parlato nel precedente articolo sulle ceramiche del Rex (qui trovate il link potteryonboard.webnode.it/news/servizi-doro-per-il-rex-e-non-solo/), è stato riutilizzato anche subito dopo la seconda guerra mondiale per il Conte Grande ed il Conte Biancamano. La ragione si deve trovare sospesa tra la continuità con i prestigiosi servizi utilizzati sul Rex e Conte di Savoia negli anni trenta del 900 e anche per un probabile, ma non certo, riutilizzo di modelli già pronti da parte della Richard Ginori, ad esclusione della corona repubblicana.
Nella foto: i tre modelli sovrapposti. Mi scuso per il modello "Rosso" ma è l'unico che sono riuscito a scovare.
Se, per un breve periodo, vengono utilizzati anche sull'Augustus e sulla Giulio Cesare, il servizio cambia di colore e disegno nel mentre. Il servizio presenta infatti una delicata treccia rossa con filettatura e bordi in oro. Questo servizio è sicuramente utilizzato sull'Andrea Doria e sulla Cristoforo Colombo ed è quasi certo che il cambiamento sia stato attuato proprio con l'ingresso in servizio di questi ultimi due transatlantici.
Arriviamo alla Leonardo da Vinci, Michelangelo e Raffaello. Qui il servizio di bordo cambia radicalmente. Scompare la scritta Italia e viene scelto un più "grezzo" ma pur sempre elegante decoro che vede due bordi oro e blu, con l'ancora Finmare in cui l'oro sembra creare un effetto profondità all'ancora stessa. Tale decoro era identi sul Conte di Savoia e sul Rex per il servizio di Seconda Classe.
Questa volta sono stato molto più breve. Ma era per definire il "passaggio dei tempi" anche per le porcellane di bordo dell'Italia Navigazione.
©MATTEO FRULIO