PORCELLANE E ARGENTI NAVALI; una piccola guida per riconoscere i pezzi originali
01.01.2015 16:35
L'articolo n°2 lo dedichiamo alla realizzazione di un piccolo (ma non totale) vademecum per il collezionista.
Ricordo che qui si parla di porcellane/argenti/ceramiche dell'Italia Navigazione. Le ricerche per le altre compagnie sono ancora in corso. Quindi, per onestà, ribadiamo, non sarebbe corretto dire che è una guida dedicata a tutte le companie di navigazione italiane.
PORCELLANE
L'Italia Navigazione ha ereditato (oltre alcune decorazioni) gli ordinitavi ad una casa specifica già utilizzata dalla Navigazione Generale Italiana e dal Lloyd Sabaudo: la Richard Ginori. Quindi, il primo passo da fare, è quello di girare il vostra porcellana e vedere se c'è il marchio di questa casa. Diffidate dai piatti con il nome della nave marchiata sia sul fronte che nel retro. Le compagnie mettevano solo il proprio nome, mai quello della nave. Vi sono poi i piatti dalla produzione meno raffinata, per le classi inferiori, della Verbano-Laveno (che si ritrova spessissimo nei posacenere).
I piatti della Finmare, compresi i transatlantici Leonardo, Michelangelo e Raffaello, sono stati realizzati dalla tedesca Hutschenreuter, oggi proprietà della Rosenthal. Non stupitevi di trovare piatti con l'ancora stilizzata Finmare ("Vignette Cinesi" comprese) con questa marca ed un leone sovrastante.
Nelle foto: due esempi delle marche Richard Ginori e Hutschenreuter presenti nel retro dei piatti. Sono due modelli esemplificativi. Il terzo è il retro di un posacenere della Verbano. Non devono necessariamente essere identici a questi. L'importante è che comunque ci siano le scritte delle case produttrici di cui sopra.
PASSIAMO AGLI ARGENTI
Ed ecco il punto dolente. Ci sono migliaia di "falsi" originali. Non mi dilungo sul mio giudizio personale per un fatto del genere. Tenete conto che, all'inizio, anch'io - ingenuo giovincello collezionista - sono caduto nel tranello ed anche qualche mio amico, di buon cuore, che mi voleva fare un regalo. Polemiche a parte, rintengo sia meglio andare direttamente alla questione.
Foto: Qui sopra un esempio della marca Broggi (qui sotto una piccola lattiera da bar). Come per le porcellane il marchio varia nella sua forma. E' necessario che, comunque, ci sia.
Se escludiamo gli argenti del Lloyd Sabaudo, prodotti anche dall'inglese Wellington, TUTTI (scusate il maiuscolo ma è necessario) gli argenti navali dell'Italia sono stati prodotti dalla casa milanese Broggi. Esistono anche alcuni pezzi della Wellner ma sono estremamente rari. Il problema degli argenti è che spesso vengono prese produzioni antiche (anche di marche disparate) e poi punzonate ex novo, oggi, dei marchi Italia e Cosulich. Qui ci si deve affidare alla propria cultura ed alla conoscenza dei modelli; ma soprattutto a degli esperti.
CERAMICHE
Sto eseguendo personalmente una serie di ricerche sulle ceramiche buonricordo.
La parte delle ceramiche infatti è poco nota, relegata nell'ambito delle produzioni minori. Aspettate di sentire i nomi delle case produttrici per cambiare idea: Mazzotti, Casa dell'Arte, Alba Docilia di Albissola. Le ricerche devono ancora terminare e mi riservo di pubblicare un ulteriore articolo a riguardo.
©MATTEO FRULIO
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